Ti è capitato di sentire meno da un orecchio? O hai avvertito un rumore fastidioso che prima non c’era? Non è necessario allarmarsi, ma è bene non sottovalutare il problema. Infatti, a volte questa condizione può essere causata da un semplice tappo di cerume, altre volte questi sintomi sono segno di un danno uditivo, come l’ipoacusia improvvisa.
L’ipoacusia improvvisa è una patologia che ha un’incidenza di circa 10-20 casi l’anno su 100.000 persone. Solitamente interessa un solo orecchio, raramente colpisce entrambe le orecchie.
L’ipoacusia è un evento debilitante, che mette chi è colpito in una condizione di invalidità temporanea, soprattutto nei casi in cui la perdita di udito è quasi totale.
La diagnosi precoce è fondamentale nel trattamento dell’ipoacusia improvvisa: il successo del trattamento è dato dalla tempestività della diagnosi e dal tempo che passa prima dell’inizio delle terapie.
Il quadro audiologico e la modalità con la quale si presenta questa patologia possono essere variabili: si definisce ipoacusia improvvisa una perdita dell’udito di almeno 30 db (decibel) su tre frequenze vicine dell’audiogramma, che si realizza in un tempo molto breve, da alcune ore a pochi giorni.
È difficile definire in modo chiaro le cause di una ipoacusia improvvisa: può avere una causa riconoscibile, come un trauma acustico, l’esposizione a sostanze tossiche per l’orecchio oppure essere conseguente a infezioni virali.
Nella maggior parte dei casi si presenta senza una causa evidente e viene perciò definita idiopatica. La perdita dell’udito può presentarsi da sola, o associata ad acufeni (percezione di rumori, fischi o fruscii, senza che sia presente una sorgente sonora) o vertigini.
L’associazione fra la terapia farmacologica e la terapia iperbarica è un approccio terapeutico che ha dimostrato di migliorare la prognosi dell’ipoacusia improvvisa.
Come già detto, la tempestività è un fattore fondamentale: i protocolli diagnostici terapeutici, redatti dalla AUSL di Bologna, per l’utilizzo dell’ossigenoterapia iperbarica ci dicono che il tempo ottimale per l’intervento è entro il 7° giorno dall’esordio dell’evento. Le possibilità di recupero diminuiscono con il passare del tempo, fino ad escludere la possibilità di utilizzo dell’OTI dopo i tre mesi dall’insorgenza della patologia.
Qui al Centro iperbarico trattiamo diversi pazienti per ipoacusia improvvisa, molti dei quali ci vengono inviati dall’Ospedale Maggiore di Bologna. Infatti secondo i medici otorinolaringoiatria del Maggiore, la terapia iperbarica è uno step fondamentale nella cura dell’ipoacusia improvvisa e hanno inserito questo trattamento nel protocollo terapeutico di questa patologia.
Il protocollo OTI di trattamento dell’ipoacusia improvvisa prevede un primo ciclo di 10 sedute. Successivamente al primo ciclo è necessario fare un controllo ORL con l’esame audiometrico.
Se il risultato è ancora parziale, si prevede un secondo ciclo di altre 10 sedute di OTI. Le sedute durano 90 minuti ciascuna e si effettuano quotidianamente, dal lunedì al sabato.
Qui al Centro Iperbarico di Bologna è operativo un ambulatorio di otorinolaringoiatria, per garantire ai pazienti sottoposti ad OTI la migliore assistenza possibile.
È possibile effettuare visite, consulenze ed esami strumentali, con uno specialista che ha maturato una specifica competenza nell’ambito dell’iperbarismo e delle problematiche della compensazione dell’orecchio.
Se anche tu hai problemi all’orecchio e vuoi sottoporti ad una visita ORL richiedi un appuntamento compilando il form sul nostro sito o scrivendo a scrivici@iperbaricobologna.it.
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