L’uomo ha sempre cercato di penetrare la superficie del mare vuoi per necessità, vuoi per semplice curiosità. Affreschi e tavole di antichi testi, probabilmente frutto di leggende e fantasie, dimostrano un interesse all’immersione sia in apnea sia con qualche sistema di respirazione.
La storia della subacquea è nata con la comparsa dell’uomo, ed ogni giorno che passa ci porta a scoperte sempre nuove, e barriere che fino a ieri erano considerate invalicabili, e che oggi sono realtà.
L’interesse per la profondità e l’aumento di pressione (iperbarismo) ha origini antichissime: in un’immagine medioevale di Guillaume Vrelant e di Philippe de Mazerolles si può ammirare un’immersione di Alessandro Magno nelle acque del Bosforo rinchiuso in una campana di vetro.
Tale avventura, perché di questo si tratta se pensiamo all’epoca storica in cui è avvenuta, si pensa risalga presumibilmente al IV sec a.C. ed è stata supportata dall’Ammiraglio Nearco, comandante della flotta macedone.
Questo fatto comunque non può essere considerato come la prima immersione subacquea nel senso stretto della parola, poiché sono stati ritrovati bassorilievi assiro-babilonesi che ritraggono subacquei con otri di capra usati come recipienti d’aria.
Già Leonardo Da Vinci, nel XV secolo, effettuò studi su apparecchi di respirazione autonoma, sperimentando sistemi per poter lavorare in acqua ad una certa profondità. Il disegno aveva come tema principale una serie di azioni militari progettate contro la flotta nemica, probabilmente turca.
Sono presenti altre situazioni e momenti documentati da pubblicazioni del tempo che ritraggono le differenti attività legate alla pressione e, quindi, all’ ossigeno respirato a pressione aumentata, arrivando fino al 1600 circa.
Un “vero” documento storico risale appunto al 1662, grazie al medico inglese Hershow che utilizzò una “camera” compressa per mezzo di grandi soffietti, direttamente presso il domicilio del paziente; si può già capire che anche la tecnologia ed industria del tempo si stavano operando per rendere reali ed applicabili queste nuove teorie.
A partire dal 1700 si assiste ad una rinascita di interesse per tutto quello che riguarda la pressione: le attività subacquee, con lo studio di nuove attrezzature per scendere in profondità con relativa sicurezza e comodità, andavano di pari passo con lo sviluppo medico/scientifico conducendo sempre più verso un approccio tecnico.
La vera svolta, quella che cambierà definitivamente la subacquea, la medicina e l’utilizzo delle pressioni, avverrà però nel secolo successivo.
Fonte dati gentilmente concessa dalla HDS Italia nella persona di Faustolo Rambelli, socio fondatore
Stefano Agnini
Staff tecnico camere iperbariche
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