Via via che si va in la con l’età iniziano a comparire problemi sempre più frequenti, i classici “acciacchi” che rendono la vita di tutti i giorni un po’ più complicata.
La signora Giuseppina ha iniziato a soffrire di arteriopatia cronica ostruttiva: si tratta di un problema di indurimento e chiusura delle arterie che colpisce generalmente tutti i vasi dell’organismo. Nel suo caso, in particolare, sono state interessati i vasi che portano il sangue verso le gambe, ciò ha provocato una riduzione del flusso del sangue lungo le arterie malate, parzialmente o completamente ostruite.
Nei casi più gravi, ed è proprio la situazione della signora Giuseppina, l’arteriopatia cronica ostruttiva periferica degli arti inferiori arriva a impedire di camminare agevolmente; si tratta di claudicatio intermittens: ogni volta che Giuseppina cammina per tratto nemmeno troppo lungo, inizia a sentire un forte dolore al polpaccio che diminuisce e passa solo dopo qualche minuto di riposo.
Giuseppina convive con questo problema dal 2011 ma lo scorso anno la situazione si è aggravata: nel piede destro sono comparse delle piccole ulcere a livello dell’alluce e del tallone.
Queste ulcere benché di pochi millimetri le provocano un intenso dolore impedendogli quasi di camminare del tutto e il male non smette neanche a riposo.
La signora inizia le cure che impostate dagli specialisti all’inizio di quest’anno: una terapia medica e delle medicazioni al piede. Grazie alle cure riesce a guarire a una lesione del primo dito del piede ma le altre piccole ulcere, e soprattutto il dolore, non accennano a migliorare.
Così verso settembre durante una visita di controllo le viene suggerito di iniziare anche la terapia iperbarica da svolgere in sinergia con la tempia medica e le medicazioni.
La signora Giuseppina è così arrivata al nostro Centro: i medici hanno subito valutato le lesioni a livello del piede e l’hanno sottoposta a un’ossimetria transcutanea, un esame non invasivo che permette di misurare l’ossigenazione periferica. Con ossigenazione periferica si intende la quantità di ossigeno presente all’interno delle vene nelle parti periferiche del corpo, in questo caso le gambe. L’esame ha evidenziato subito un quadro di ipossia periferica (carenza di ossigeno) dovuto all’arteriopatia, per questo motivo i medici hanno deciso di procedere a sottoporre la signora Giuseppina a un ciclo di ossigenoterapia iperbarica.
Le prime 15 sedute si sono svolte senza problemi: alla fine del primo ciclo la signora Giuseppina era già molto contenta, il dolore iniziava a diminuire e anche a occhio non esperto si vedeva che il piede iniziava a stare meglio sia dal punto di vista del colorito sia per quanto riguardava ulcere trofiche presenti.
Dato che il quadro risultava incoraggiante i medici hanno deciso di far proseguire le cure con la terapia iperbarica.
Alla visita di controllo l’ulcera sulle dita del piede è completamente guarita e c’è un netto miglioramento della lesione trofica e Giuseppina ha detto che il dolore a riposo è scomparso del tutto. L’ossimetria transcutanea ha dimostrato un aumento della perfusione di ossigeno nel piede passando da un valore di circa 200mmHg in iperbarismo ad un valore di quasi 800mmHg.
La cosa più importante però è sapere che la signora Giuseppina finalmente riesce a dormire: le fitte alla gamba non la tengono più sveglia per tutta la notte e le camminate che riesce a fare senza sentire dolore sono sempre più lunghe.
Buone passeggiate, cara Giuseppina, siamo felici di averti aiutata a stare meglio: in bocca al lupo e un abbraccio da tutto lo staff del Centro Iperbarico di Bologna!
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