La creazione dalla APP Immuni nasce con l’intenzione di tutelare il diritto alla salute dei cittadini senza violare altri diritti fondamentali dell’individuo, come il diritto alla libertà e alla riservatezza. Queste ci sono sembrate delle ottime ragioni per accogliere con entusiasmo l’invito dell’Istituto Superiore di Sanità a scaricarla sui nostri cellulari e a promuoverne l’utilizzo anche da parte degli utenti del Centro Iperbarico di Bologna (CIB).
All’inizio non è stato facile, perché le persone nutrivano una certa diffidenza per uno strumento che, in maniera alquanto misteriosa, è in grado di dirti se durante la tua vita quotidiana ti sei trovato vicino ad un soggetto potenzialmente infetto COVID.
I dubbi:
- Come farà Immuni a sapere dove sono e chi frequento?
- Immuni è, senza alcun dubbio, uno stratagemma machiavellico per spiare i miei spostamenti e carpire i miei dati personali!
- Come può immuni individuare gli infetti che non hanno scaricato la APP?
Domande legittime, ma a una più attenta riflessione, basata sulla consultazione del sito https://www.immuni.italia.it, le risposte appaiono chiare.
Il primo e più importante punto è che Immuni è scaricabile su base volontaria, quindi potrà funzionare solo se ognuno di noi farà la sua parte. E come la formichina nel suo formicaio, noi del CIB abbiamo deciso di fare la nostra parte (che, peraltro, è facile, indolore e priva di costi).
Poi, balena alla mente un’amara riflessione. In un mondo in cui ciascuno di noi è disposto a cedere i suoi dati più sensibili per partecipare a un concorso, per comprare un paio di scarpe o, semplicemente, per comunicare al mondo cosa ha mangiato per cena, temiamo che l’Istituto Superiore di Sanità ci stia mentendo sul fatto che la APP Immuni non violi in alcun modo la privacy delle persone? E, quindi, siamo disposti a rinunciare a fare la nostra parte per contrastare la diffusione del CoViD?
Non sarò io a dirvi come fa Immuni a individuare i contatti a rischio senza violare la vostra riservatezza, ma se desiderate saperlo con certezza potete andare al link: https://www.immuni.italia.it/faq.html e leggere la quarta domanda. Poi, per una più completa informazione, potete fare come abbiamo fatto noi e leggerle tutte, così anche Voi vi convincerete che diventare immuni è utile a se stessi e al nostro Paese.
Dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna,
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee, Istituto di Fisiologia Umana, Università di Chieti
Ordine dei Medici di Bologna N° 11812
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