Avete mai sentito parlare di medicina narrativa? Ultimamente se ne parla sempre più spesso. L’interesse che sta suscitando è forte, sia tra medici che pazienti.
Ma che cos’è, esattamente, la medicina narrativa?
“Con il termine di Medicina Narrativa (mutuato dall’inglese Narrative Medicine) si intende una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Il fine è la costruzione condivisa di un percorso di cura personalizzato (storia di cura). [..] La Medicina Narrativa (NBM) si integra con l’Evidence-Based Medicine (EBM) e, tenendo conto della pluralità delle prospettive, rende le decisioni clinico-assistenziali più complete, personalizzate, efficaci e appropriate. La narrazione del paziente e di chi se ne prende cura è un elemento imprescindibile della medicina contemporanea, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelte. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura.” (ISS, 2015)
Questa definizione è opera della Conferenza di Consenso per le Linee guida per l’utilizzo della Medicina Narrativa in ambito clinico, organizzata dall’Istituto Superiore di Sanità con il CNMR (Centro Nazionale Malattie Rare).
Alla base della medicina narrativa c’è l’intento di far avvenire, durante l’incontro clinico, uno scambio proficuo di narrazioni fra medico e paziente. L’idea è quella di valorizzare il dialogo di entrambe le parti affinché si costruisca un percorso di cura estremamente personalizzato.
La medicina narrativa ha la premura di mettere al centro dell’attenzione la relazione che si instaura fra medico e paziente: un legame inscindibile.
L’obiettivo che si pone la medicina narrativa è fondamentalmente clinico assistenziale. Ogni storia, infatti, è diversa da caso a caso. La medicina narrativa è contro la generalizzazione delle cure e a favore della personalizzazione del percorso di cura.
Ogni prospettiva del paziente è diversa e unica: la narrazione permette di dare un senso ai fatti, mettendo ordine e facendo partecipare attivamente il paziente.
È attraverso la medicina narrativa che i medici possono ampliare la propria empatia e ascolto di modo da riuscire a prendersi cura del paziente con le sue speranze e paure.
È questo, non a caso, quello che ci impegniamo a fare nella nostra quotidianità al Centro Iperbarico di Bologna: creare un legame solido con i nostri pazienti, prenderli per mano accompagnandoli passo dopo passo in un percorso ad hoc nella loro malattia.
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