Come raccontare la narcosi da azoto?
La pratica dell’apnea a grande profondità espone gli atleti a numerosi rischi. La concentrazione, la precisione e la preparazione sono fondamentali per affrontare esperienze di questo tipo. Durante le immersioni, superata la distanza dei 100mt sotto la sottile linea di orizzonte del mare, infatti, la mente si confonde e sperimenta delle allucinazioni che il campione francese Guillaume Néry ha provato a trasferire nel video del 2011 “Narcose”.
Ma cos’è la narcosi da azoto? La Narcosi da azoto fa parte della sindrome narcosi da gas inerti e viene definita anche “ebbrezza da alti fondali”. Si può presentare nelle discese superiori ai 30mt di profondità ed è strettamente collegata alla velocità con cui si effettua l’immersione e si verifica in condizioni diverse da individuo a individuo. Come racconta l’atleta transalpino nel suo cortometraggio questo tipo di “intossicazione” si manifesta con degli effetti che posso essere considerati simili a quelli dovuto ad un abuso di bevande alcoliche. Euforia, calo delle capacità motorie e di calcolo, abbassamento del livello di attenzione e una lentezza generale nelle risposte sono i sintomi più comuni, al comparire dei quali, è opportuno interrompere l’immersione e cominciare la risalita. I disturbi nella visione e le possibili allucinazioni possono provocare degli effetti di offuscamento mentale che, se non controllati, possono mettere in pericolo il sub.
Per alcuni, come per Guillaume Nèry, la narcosi è l’occasione per condurre un viaggio nell’abisso della propria interiorità, è un confronto, una sfida, un’esperienza che vale la pena di essere vissuta, seppur con tutte le precauzioni di sicurezza possibili, e che merita di essere raccontata. La regia del cortometraggio è della sua compagna di vita Julie Gautier, donna alla quale egli stesso dopo anni di relazione, ha deciso di regalare le prime descrizioni su questo tipo di effetto causato dalla pressione.
Pronti ad immergervi nel viaggio di Guillaume? Il video è l’insieme delle sensazioni e delle emozioni vissute dal protagonista, un racconto profondo in cui vita, acqua e terra si mescolano insieme per comporre il quadro onirico che ha affascinato tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport.
Raccomandandovi sempre di prendere le dovute precauzioni in ogni immersione vi auguriamo una buona visione!
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