Francesca chiede un consiglio per la madre, che non può entrare in camera iperbarica
Buongiorno,
vi contatto per sapere se esiste un macchinario che funziona come una camera iperbarica ma che non necessita di far entrare la testa del paziente. Vi spiego, mia mamma in seguito alla lussazione della protesi del ginocchio ha avuto uno schiacciamento dell’arteria e di conseguenza ischemia e necrosi dei tessuti con sindrome compartimentale, da più di 15 giorni le è stata fatta una fasciotomia che richiede secondo i dottori una terapia iperbarica, ma lei non può farla perché ha problemi ad un timpano. Lei è ricoverata all’ospedale da 32 giorni.
Vorrei sapere un vostro parere sul da farsi e se esiste un modo per fare la terapia senza interessare le orecchie. Ho cercato di riassume le informazioni più importanti.
Ringrazio di cuore,
Francesca
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Risponde il dott. Luigi Santarella,
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna,
Master di II° livello in Medicina Subacquea ed Iperbarica
Ordine Dei Medici di Ravenna N° 3151
Buongiorno e grazie per l’attenzione,
mi dispiace della grave patologia che ha colpito sua madre.
L’ossigenoterapia iperbarica (OTI) prevede la somministrazione di ossigeno al 100% o miscele tramite mascherina o altri presidi in un ambiente pressurizzato singolo o multi posto per cui non è possibile non introdurre tutta la persona nella camera iperbarica.
Per quanto riguarda la patologia che ha colpito sua madre, l’OTI è assolutamente indicata sia in fase acuta sia, come sembrerebbe dal suo racconto, in fase subacuta per favorire i processi di riparazione tissutale, limitare i processi flogistico/infettivi, favorire la vasculogenesi e l’angiogenesi.
Nel suo racconto non ci riferisce quale sia la problematica timpanica che affligge sua madre ma, in generale, numerose sono le problematiche dell’orecchio che possono rendere difficile la compensazione dell’orecchio medio in camera iperbarica, ma numerosi sono gli accorgimenti che si possono impiegare per ovviare questo impedimento.
Una metodica che permette di eseguire sessioni di OTI senza generare problematiche dovute alla variazione pressoria è la miringotomia, procedura miniinvasiva eseguita dagli specialisti otorinolaringoiatri che prevede il posizionamento di drenaggi attraverso il timpano e viene eseguita in quei pazienti dove l’OTI è assolutamente indicata ma hanno difficoltà/impossibilità alla compensazione non risolvibili altrimenti.
Il mio consiglio quindi, se già non fosse stato effettuata, è di rivolgersi ai medici che la hanno in carico e concordare per valutazione da parte di specialista otorino con competenze in medicina subacquea ed iperbarica al fine di considerare quale sia la strategia migliore praticabile.
Cordiali Saluti,
Dottor Luigi Santarella
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