Fischio all’orecchio: Valentina chiede aiuto
Gentili Dottori,
mi chiamo Valentina.
Dal 15 maggio 2017 avverto un fischio nelle orecchie. Inizialmente solo all’orecchio destro, successivamente mi sono accorta di avvertirlo anche al sinistro. Ho fatto la cura cortisonica per 15 giorni (medrol 16mg). Ho effettuato tre test audiometrici, esame impedenziometrico ed abr. Tutto nella norma. Ho l’impegnativa del medico di base per una risonanza magnetica dell’encefalo e colonna vertebrale e conto di farla quanto prima.
Riesco a dormire durante la notte (tranne i primi giorno, presumo per lo spavento e l’intensità del fischio) e il giorno non avverto particolare fastidio poiché l’intensità del fischio si è ridotta rispetto agli albori. Avverto maggiormente il fastidio quando c’è silenzio. Sono, inoltre, una fumatrice e non ho un lavoro che mi sottopone a stress acustico. La pressione ieri era : 100 / 60
Volevo sapere se fosse possibile , considerando ciò che ho scritto e gli esami fatti, il trattamento in camera iperbarica o , sarebbe, in ogni caso, necessario effettuare prima altri esami? ho letto che se il sintomo è trattato nei primi tre mesi ci sono buone possibilità di migliorare.
Grazie per l’attenzione ed un cordiale saluto ,
Valentina
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Gentile Valentina,
mi spiace molto per il fastidioso problema di cui riferisci, ma ciò che dici è corretto.
L’acufene idiopatico può essere trattato con ossigenoterapia iperbarica così come si tratta l’ipoacusia improvvisa idiopatica. Il trattamento deve essere effettuato tempestivamente, meglio se entro 3 mesi dall’esordio della sintomatologia.
La diagnosi di acufene idiopatico viene effettuata dal medico otorinolaringoiatra a seguito di una visita che preveda anamnesi, otoscopia, rino – faringo- scopia, esame audiometrico e timpanogramma. Dopo questi accertamenti il medico ha potuto escludere alcune cause banali e rimovibili che potrebbero essere generare l’acufene (come i tappi di cerume e le infiammazioni dell’orecchio medio) e ha potuto valutare se la funzione uditiva è conservata o se fosse presente anche un calo dell’udito.
Per iniziare il trattamento in camera iperbarica non è necessario avere effettuato gli accertamenti per lo studio del nervo acustico come la risonanza magnetica dell’angolo ponto-cerebellare e l’ABR, che vengono prescritti per escludere la presenza di un particolare tumore benigno che può colpire il nervo acustico, detto, appunto, neurinoma dell’acustico.Il ciclo terapeutico che si effettua in camera iperbarica per il trattamento dell’acufene, prevede 10 – 20 sedute, da effettuarsi quotidianamente, 5 volte alla settimana, in genere, dal lunedì al venerdì.
Infine, è importante che tu sappia che il fumo di sigaretta, nella nostra casistica di pazienti trattati per sordità improvvisa, ha dimostrato di essere un fattore prognostico negativo per il recupero della sintomatologia otologica.
Per ogni altro chiarimento, non esitare a telefonarmi al Centro iperbarico di Bologna.
Saluti
Ferruccio Di Donato
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