Buongiorno,
sono un ragazzo di 34 anni, le inoltro la presente per avere, se possibile, informazioni per guarire dalla necrosi asettica alla testa del femore bilaterale che mi è stata diagnosticata attraverso una TAC e una RM dopo vari mesi di dolore alla schiena e al gluteo. É stata curata in un primo momento come lombosciatalgia, vista la presenza di una protusione discale presente a livello lombare L5-S1, con due cicli di terapia corticosteroidea.
In breve riporto referto TAC e RM.
TAC: da ambo i lati le teste femorali appaiono regolarmente coperte dal tetto acetabolare e conservano normale sfericità; in corrispondenza della testa femorale sx, in sede del tutto posteriore, si riconoscono due piccole aree di osteoaddensamento compatibili con isole di compatta. Un analogo reperto è riconoscibile, al medesimo livello, in sede del tutto anteriore. Non si evidenza significativo versamento articolare. Le interlinee articolari coxofemorali e sacro-iliache hanno ampiezza regolare. Si segnala modico addensamento dell’osso subcondrale in corrispondenza del piede dell’articolazione sacro-iliaca dx, sul versante iliaco. Non si osservano per il resto alterazioni strutturali ossee.
RM: le teste femorali hanno morfologia sferica. D’ambo i lati nei piani anteriori si riscontra area di necrosi di 2 cm circa. Coesiste modesta quota di versamento articolare in assenza di altri reperti RM di rilievo a carico del tessuto osseo compreso nell’area esplorata.
In attesa di una Vostra risposta, ringrazio anticipatamente e porgo i miei più cordiali saluti.
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Risponde il dott. Luigi Santarella,
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna,
Master di II° livello in Medicina Subacquea ed Iperbarica
Ordine Dei Medici di Ravenna N° 3151
Buongiorno, grazie per la stima e l’attenzione.
I referti da lei riportanti – per quanto sia sempre difficile dare consigli con solo questi dati – sembrerebbero evidenziare un quadro evolutivo di osteonecrosi asettica delle teste femorali bilaterali in assenza di segni edema osseo, ma solo di versamento reattivo.
Purtroppo il danno osteonecrotico, che determina morte di certe zone ossee è irreversibile e le azioni dell’ossigenoterapia iperbarica (OTI) trovano indicazione a stabilizzare il danno e limitarne l’estensione.
Grazie alle azioni antiedemigine, antinfiammatorie, di stimolo alla vascolarizzazione e alla deposizione di matrice ossea, l’OTI può essere presa in considerazione nei quadri di osteonecrosi asettica.
Nel suo caso specifico, ove sembrerebbe non vi sia un quadro acuto per l’assenza di fenomeni flogistico/edematosi ossei, ritengo opportuno valutare con gli specialisti che l’hanno in cura, di valutare a 360° le possibili cause che possono aver contribuito allo sviluppo di questa patologia e impostare un percorso riabilitativo e terapeutico che può prevedere anche OTI.
Qualora decidesse di affidarsi alle nostre cure, o per ulteriori informazioni, può contattarci chiamando lo 051 6061240 o scrivendo a scrivici@iperbaricobologna.it.
Un caro saluto,
Luigi Santarella
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