Michele ha 52 anni ed è affetto da un tumore alla prostata. A causa di alcuni trattamenti radioterapici è sorta una cistite post-attinica per la quale è stato in cura presso il Centro Iperbarico di Bologna.
Michele ha finito da poco il suo percorso di cura, che ha avuto esito positivo: i suoi dolori sono svaniti e si sente molto meglio!
Ci ha scritto una bellissima testimonianza sul suo percorso di cura al Centro Iperbarico, che riportiamo qui.
Noi lo ringraziamo per la sua disponibilità e per la fiducia che ha dato al Centro Iperbarico!
Buona lettura!
“Alla direzione sanitaria del Centro Iperbarico di Bologna
Affinché altri possano trarre indicazioni utili per le medesime patologie chiedo di valutare la possibilità di far pubblicare sul vostro sito il racconto della mia esperienza.
Salve, sono Michele e sono qui a raccontarvi la mia storia; nel 2011 a 52 anni sono stato sottoposto ad intervento chirurgico per un tumore alla prostata. L’intervento, a parte qualche inconveniente del post-operatorio, si è rivelato sostanzialmente risolutorio. Ho vissuto per circa tre anni come se quasi nulla mi fosse accaduto e pensavo di aver superato questa terribile parentesi della mia esistenza.
Purtroppo, nel 2014 un rialzo del PSA lasciava supporre una ripresa biochimica della malattia e pertanto ho dovuto sottopormi, cosi come prescrittomi dall’urologo a radioterapia sulla loggia prostatica. E qui sono iniziati i problemi per meglio dire, strano a dirsi, i veri guai. In realtà la terapia radiante avrebbe dovuto “sterilizzare” qualche cellula tumorale presumibilmente annidata sulla loggia prostatica; purtroppo il successivo dosaggio del psa, effettuato a distanza di tre mesi risultò sensibilmente aumentato, acclarando di fatto che la recidiva tumorale era da ricercarsi altrove. In compenso però devo dire che la radioterapia a distanza di due anni mi ha provocato la cd cistite attinica che si manifesta con microematuria e talvolta grumi di sangue nelle urine. È inutile rappresentare come tali sintomi compromettono in maniera importante la qualità della vita. Secondo il parere degli specialisti avrei dovuto sottopormi ad alcune cure, a dir poco invasive, che, peraltro, se non avessero prodotto risultati accettabili si doveva ipotizzare un intervento chirurgico molto importante nonché demolitivo ovvero la rimozione della vescica……e non vado oltre. Preso un po’ da una specie di senso di ribellione ho iniziato a girovagare su internet nella speranza di individuare qualche soluzione “diversa” e casualmente ho letto le testimonianze di un paio di pazienti, trattati presso il centro iperbarico di Bologna, che esprimevano importanti valutazioni circa gli effetti della ossigenoterapia iperbarica nel contrastare le radiolesioni. Ho pensato che in realtà la mia si trattava più o meno di radiolesione. Mi dispiace dirlo, ma non certamente mi esonero dal farlo, ho parlato di questa opportunità con gli specialisti della zona in cui sono residente – sono molto distante dall’Emilia Romagna – e purtroppo ho percepito una certa diffidenza da parte loro forse causata dalla mancanza di conoscenza. Sta di fatto che ho preferito comunque di agire autonomamente. Ho contattato quindi il centro iperbarico di Bologna, illustrando ai medici la mia situazione. Gli stessi, da subito, mi riferirono in modo lucido e professionale che altri pazienti con patologie simili erano stati trattati con l’ossigenoterapia iperbarica ed avevano conseguito risultati abbastanza soddisfacenti, specificandomi però che il trattamento non mi avrebbe garantito nessuna guarigione, ma sarebbe servito a semplificare in maniera sensibile i fastidiosissimi e frequenti dolorosi sintomi dovuti alla cistite attinica provocata dalla radioterapia, o perlomeno avrebbe ritardato per un periodo più o meno lungo la comparsa di eventuali recidive.
Dopo non essermi consultato con nessun’altro, delle mie parti, ho deciso di intraprendere questa opportunità. Mi sono presentato carico di fiducia circa un mese fa presso il Centro, munito degli esami richiesti e di tutta la documentazione sanitaria che riguardava la mia storia clinica. Nella stessa mattinata, dopo essere stato sopposto a visita di idoneità, sono entrato in camera iperbarica. La mia patologia prevedeva un trattamento di circa 30 sedute ed oggi è stata l’ultima.
Che dire: oggi non posso fare a meno di conservare nella mia personale conoscenza il fatto che la situazione già dopo 10 sedute era già sensibilmente migliorata, ed oggi posso semplicemente dire che la microematuria e i grumi di sangue nelle urine sono letteralmente svaniti così come appurato dagli esami chimici che sono stati eseguiti. Ci sarà nuovamente una recidiva? Non lo so, in medicina nulla è certo al 100%. Intanto quegli esami o cure invasive o per meglio definirli supplizi a cui dovevo sottopormi non li farò poiché non vi è l’esigenza. Mi è stato confermato che in caso di recidiva non è esclusa la possibilità di ripetere il trattamento.
Concludo ringraziando tutta l’equipe del Centro Iperbarico: siete stati formidabili sia per l’aspetto umano che professionale. Grazie di vero cuore, sento di poter dire che questa volta il sole per me è sorto dalla parte giusta. Ovviamente permane il problema oncologico che tutto sommato fino ad oggi è tenuto sotto controllo.
Grazie ancora che Dio vi benedica.
Michele”
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