Gentile Dr. Di Donato,
mi chiamo Ludovico e sono un ragazzo di 25 anni. In seguito ad esposizione a suoni di forte intensità la sera del 31 dicembre, si è verificata l’insorgenza di acufene all’orecchio sinistro.
Il giorno 4 gennaio mi sono recato da un medico specialista in otorinolaringoiatra che mi ha prescritto del cortisone per circa 10 gg, 2 volte al giorno.
L’esame audiometrico ha rilevato normoacusia bilaterale.
Mi ha raccomandato riposo acustico e ha evidenziato che l’acufene si è ridotto rispetto al momento in cui si era verificato.
Le chiedo gentilmente se tale terapia sia adeguata e se è consigliabile o necessaria anche una terapia di camera iperbarica.
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Risponde il Direttore Sanitario del Centro Iperbarico di Bologna, dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee – istituto di fisiologia umana Università di Chieti
Ordine Dei Medici di Bologna N° 11812
Buongiorno Ludovico,
purtroppo, hai verificato a tue spese come un trauma acustico possa condurre a problemi piuttosto fastidiosi e non sempre reversibili, anche se, per fortuna, nel tuo caso non è stato danneggiato l’udito.
La cura fatta in fase acuta con il cortisone è adeguata (non mi scrivi i dosaggi utilizzati, ma suppongo che si trattasse delle cp da 1 mg).
Il fatto che l’acufene stia migliorando è un dato senz’altro positivo, ma non è possibile prevedere se svanirà completamente o se si stabilizzerà nella condizione attuale.
Riguardo all’ossigeno terapia iperbarica, occorre sapere che può avere un ruolo per trattare l’acufene da trauma acustico, in fase acuta o sub acuta, mentre quando il problema si fosse cronicizzato, non dovremmo attenderci benefici sostanziali dal trattamento.
Il timing per il trattamento OTI è il medesimo utilizzato per la sordità improvvisa, ovvero possibile entro 3 mesi, ma meglio se fatta nelle prime due settimane dall’esordio.
Non esitare a contattarmi per eventuali altri chiarimenti.
Saluti
Ferruccio Di Donato
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Risponde il Direttore Sanitario del Centro Iperbarico di Bologna, dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee – istituto di fisiologia umana Università di Chieti
Ordine Dei Medici di Bologna N° 11812
Buongiorno Ludovico,
purtroppo, hai verificato a tue spese come un trauma acustico possa condurre a problemi piuttosto fastidiosi e non sempre reversibili, anche se, per fortuna, nel tuo caso non è stato danneggiato l’udito.
La cura fatta in fase acuta con il cortisone è adeguata (non mi scrivi i dosaggi utilizzati, ma suppongo che si trattasse delle cp da 1 mg).
Il fatto che l’acufene stia migliorando è un dato senz’altro positivo, ma non è possibile prevedere se svanirà completamente o se si stabilizzerà nella condizione attuale.
Riguardo all’ossigeno terapia iperbarica, occorre sapere che può avere un ruolo per trattare l’acufene da trauma acustico, in fase acuta o sub acuta, mentre quando il problema si fosse cronicizzato, non dovremmo attenderci benefici sostanziali dal trattamento.
Il timing per il trattamento OTI è il medesimo utilizzato per la sordità improvvisa, ovvero possibile entro 3 mesi, ma meglio se fatta nelle prime due settimane dall’esordio.
Non esitare a contattarmi per eventuali altri chiarimenti.
Saluti
Ferruccio Di Donato
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