Ipertensione e attività subacquea
Gent. Dott. Di Donato,
le scrivo per avere un suo parere su quanto mi è stato diagnosticato. Le premetto che sono nato a Taranto e il mare ha sempre avuto un ruolo importantissimo nella mia vita: sono trent’anni che mi dedico alle immersioni subacquee; con questo voglio sottolineare la mia preoccupazione per quanto mi è stato diagnosticato.
Da circa 10 anni la mia pressione arteriosa minima si attestava su valori 90/95 mmHg mentre la massima 130/140 mmHg senza alcun trattamento farmacologico.
Stamane, in occasione di una visita di controllo, il cardiologo dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna ha così refertato :
L’obiettività cardiaca risulta non patognomica; non presenta sconpenso, ne’ bassa portata periferica; non soffi vascolari. L’ECG mostra un quadro nei limiti. Biochimica nega patologia surrenalica. Conclusioni : Ipertensione arteriosa verisimilmente primitiva che necessita di controllo farmacologico. Vasoretic, 1/2 compressa al giorno. Al controllo odierno i valori presori sono 140-145 / 90-95. Attività subacquea non consigliabile.
Lei può immaginare il mio sconforto nel leggere che viene messa a rischio quella che per me rappresenta più di un attività sportiva, per questo le chiedo se posso precorrere strade alternative per verificare a fondo se il rischio che corro nell’immergermi è moderato o elevato.
Normalmente pratico immersioni fuori curva a profondità 35/45 mt. Sporadicamente pratico immersioni tecniche ad aria con miscela decompressiva nitrox 50 a profondità 55/60mt.
La ringrazio per l’attenzione e la saluto cordialmente.
Giuseppe
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Risponde il Direttore Sanitario del Centro Iperbarico di Bologna, dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee – istituto di fisiologia umana Università di Chieti
Ordine Dei Medici di Bologna N° 11812
Buongiorno Giuseppe,
premetto che per esprimere una valutazione di idoneità per l’immersione subacquea fuori curva è necessario non solo visitare il soggetto, ma anche disporre di esami strumentali.
Ciò premesso, parlando della patologia e non del singolo paziente, posso rassicurarla: nel caso in cui l’ipertensione essenziale sia lieve-moderata (quindi non secondaria a patologie cardiache o di altra natura), se la funzione cardiaca è conservata e in controllo farmacologico, non ci sono controindicazioni assolute all’immersione con autorespiratori.
I subacquei over 50 che praticano attività sono tanti e certamente non sono tutti normotesi!
Ovviamente è necessario porre molta attenzione ai fattori di rischio cardiovascolare e nel caso in cui siano presenti, correggerli tempestivamente con un’igiene di vita adeguata.
I fattori di rischio sono a tutti noti: fumo di sigaretta, sovrappeso, alterazione dei grassi del sangue, diabete, vita sedentaria.
Rimango a sua disposizione per ogni necessità, se vuole altre informazioni può contattarci direttamente al numero della nostra segreteria 051 6061240
Saluti
Dott. Ferruccio Di Donato
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