Ossigenoterapia iperbarica e maculopatia: ci sono esperienze di impiego?
Gentili Dottori,
vorrei sapere se la camera iperbarica può essere utile in caso di maculopatia degerativa polipoide (di tipo umido) e se può quindi contribuire ad arrestare il decorso della malattia, unitamente alla terapia già in atto di iniezioni intraoculari, senza arrecare danni alla persona o agli organi interessati.
Attendo vostra risposta.
Grazie, cordiali saluti.
Linda Dugherìa
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Risponde il Direttore Sanitario del Centro Iperbarico di Bologna, dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee – istituto di fisiologia umana Università di Chieti
Ordine Dei Medici di Bologna N° 11812
Buongiorno Linda,
mi spiace per il suo problema, ma mi fa piacere rispondere alla domanda che mi pone perché la piccola esperienza che abbiamo maturato nel trattamento della maculopatia degenerativa è senz’altro positiva.
Purtroppo l’impiego dell’ossigenoterapia iperbarica nel trattamento di questa patologia non è supportato da sufficiente letteratura scientifica per poterlo giustificare “di routine”, ma l’impiego in casi di particolare gravità a supporto dei trattamenti convenzionali sembra confermarne l’efficacia.
Il meccanismo d’azione dell’ossigenoterapia iperbarica nei confronti della maculopatia degenerativa andrebbe ricercato nell’azione di contrasto al danno ipossico e allo stress ossidativo a cui si ascrive l’insorgenza della malattia.
Trattandosi di una malattia cronica, l’obiettivo della terapia è quello di rallentarne il decorso e di favorire il riassorbimento dell’edema.
A tal proposito si programma un ciclo iniziale di 20-30 sedute e cicli di richiamo di 5-10 sedute, da effettuarsi a intervalli di 2 o 3 mesi.
L’ossigenoterapia iperbarica ha poche controindicazioni cliniche, essenzialmente legate a forme gravi di patologie respiratorie o a disfunzioni tubariche che non permettano la compensazione delle orecchie al variare della pressione ambiente. Inoltre occorre avere particolare attenzione nel trattamento dei pazienti affetti da epilessia.
Ad ogni buon conto prima di iniziare ogni trattamento, i pazienti vengono sottoposti a visita del medico iperbarico per escludere controindicazioni al trattamento e accertare la diagnosi di ammissione.
I possibili effetti collaterali dell’ossigenoterapia iperbarica, sono rari e di scarsa gravità e prevalentemente legati ai barotraumi auricolari da ritardata compensazione. La tossicità polmonare e la neurotossicità dell’ossigeno non sono un problema che coinvolga il paziente oculistico, in quanto le dosi di ossigeno impiegate sono troppo basse per innescare l’insorgenza di questo genere di problematiche.
Per ulteriori informazioni non esiti a chiamarci, può contattare la nostra segreteria al numero 051 6061240
Saluti
Dott. Ferruccio Di Donato
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