Cistite post-attinica dopo radioterapia: che fare?
Gentile Dottoressa,
Vi seguo con interesse sul blog da diversi mesi, ma non mi sarei aspettato di dovervi interpellare per un problema personale.
Mi chiamo Eugenio e ho 64 anni. Circa 10 anni fa sono stato operato di prostatectomia radicale per un carcinoma.
Tutto sembrava andare nel migliore dei modi e dopo l’intervento, l’urologo che mi ha seguito non ha ritenuto necessario prescrivermi altre terapie.
A distanza di circa un anno e mezzo mi è stata però riscontrata una recidiva biochimica, cioè l’innalzamento del valore di PSA, ma non ho nessun altro sintomo clinico.
Il medico mi ha fatto seguire un trattamento radiante sulla pelvi e ho iniziato una terapia ormonale.
Tutto bene e anche i possibili effetti collaterali che mi erano stati descritti non si sono manifestati.
Questo fino a 4 mesi fa, quando mi sono accorto di avere tracce di sangue nelle urine.
La cosa non mi ha spaventato più di tanto, perché ero a conoscenza di questo possibile disturbo, ma mi chiedo come sia possibile che questo effetto collaterale si manifesti a distanza di 8 anni dalla radioterapia.
L’urologo ha effettuato una cistoscopia e mi ha suggerito di iniziare un trattamento presso il vostro Centro. Le chiedo se secondo lei ha ancora senso o se oramai il danno è cronicizzato.
Attendo fiducioso un suo riscontro.
Distinti saluti.
Eugenio
2 Comments
Risponde la dott. Nadia Franchini,
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna,
Specializzazione in oncologia Università di Bologna
Ordine Dei Medici di Bologna N° 10362
Buongiorno Eugenio,
quello che mi descrive non mi stupisce affatto, perché i danni cosiddetti tardivi della radioterapia si manifestano anche a distanza di 15-20 anni dalla terapia.
La cistite post-attinica, la patologia di cui soffre, ne è un esempio.
A volte si verifica a distanza di alcuni mesi e a volte di diversi anni. Nella maggioranza dei casi, fortunatamente, non si manifesta per niente.
Il lungo tempo trascorso tra la radioterapia e il danno manifesto non pregiudica la buona riuscita dell’impiego di ossigenoterapia iperbarica.
Sottoponendosi alla terapia ha ottime probabilità di risolvere il problema. Il protocollo per le radiolesioni prevede 30 sedute di ossigenoterapia iperbarica della durata di un’ora e mezza ciascuna, che devono essere fatte quotidianamente per 5 giorni a settimana.
La invito perciò a contattare la nostra segreteria al numero 051 6061240 e ad iniziare con fiducia questo nuovo percorso.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Nadia Franchini
Sono affetto da cistite attinica emorragica e dopo anni di sofferenze e perdite continue di sangue ho effettuato tre cicli di camera iperbarica per un totale di 70 sedute .
Le perdite sono scomparse dopo il primo ciclo di 20 sedute (settembre ottobre 2016) e ad oggi non sono ricomparse ..
L’ultima seduta iperbarica risale a Febbraio 2017.
Distinti saluti
V. Alongi
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