Salve Dottore, circa un mese fa’, in seguito ad un’immersione in apnea a pochi metri (2/3), ho avvertito un fischio continuo all’orecchio con abbassamento dell’udito e senso di ovattamento.
Dopo 3 giorni sono andato dall’otorino che mi ha prescritto una cura di cortisone, due volte al giorno.
Dopo 5 giorni sono tornato per una visita perché il problema risultava sempre presente. Dopo esame audiometrico l’otorino mi ha consigliato di fare subito un ciclo di camera iperbarica.
5 giorni dopo la visita ha iniziato il trattamento con camera iperbarica associata a cortisone. Ho fatto 8 sedute, ma il fischio è sempre presente; l’udito invece sembra leggermente migliorato.
Alla luce di ciò, mi consiglia di continuare il trattamento OTI? Sarà efficace anche sull’acufene oppure no?
Nel frattempo mi hanno fatto sospendere il cortisone e sto assumendo degli integratori per l’acufene.
La ringrazio per la risposta.
Cordiali saluti
Risponde il Direttore Sanitario del Centro Iperbarico di Bologna, dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee – istituto di fisiologia umana Università di Chieti
Ordine Dei Medici di Bologna N° 11812
Buon Giorno Antonino,
capisco la tua preoccupazione per la presenza di un sintomo, l’acufene, che è estremamente disturbate, ma purtroppo non è possibile fare previsioni.
Posso confermare, senza ombra di dubbio, che il trattamento che ti è stato proposto è corretto e che il protocollo di ossigeno terapia iperbarica dovrebbe essere effettuato in maniera completa, ovvero fino a un massimo di 20 – 25 sedute, con una valutazione intermedia a metà ciclo.
L’eventuale completamento del protocollo, viene deciso a controllo intermedio in base alla risposta clinica ottenuta: in caso di beneficio parziale sulla soglia uditiva e/o sull’intensità dell’acufene, è consigliabile completare il trattamento.
Nella nostra esperienza, in casi simili, l’eventuale acufene residuo ha continuato a migliorare, risultando meno intenso e meno disturbante, anche nei mesi successivi al termine del trattamento in camera iperbarica.
Saluti
Ferruccio Di Donato
Per approfondimenti:
RUOLO DELLA TERAPIA IPERBARICA NELLA CURA DELL’IPOACUSIA
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