Anno bisesto, anno funesto…
Sarà anche così, ma, per il Centro Iperbarico di Bologna il bisestile 2024 è stato un anno da record. Confrontando la mole di lavoro del 2024 con quella dell’anno precedente si direbbe che anziché un anno di 366 giorni, ne abbiamo vissuto uno di 13 mesi!
Per avere un’idea più chiara, analizziamo il parametro principale sul quale si misura la produzione di un Centro iperbarico: il numero di sedute OTI effettuate. Mettendo a confronto il 2023 con il 2024, vediamo che siamo passati da 11.891 a 13.673, un delta positivo di 1.782 sedute (circa 20 nuovi pazienti) equivalente al 14,99% in più (fig. 1).
Grande soddisfazione!
Si potrebbe obiettare che non è bello manifestare soddisfazione per le disgrazie altrui, ma non lasciamoci ingannare dalle apparenze; aver accolto un maggior numero di pazienti, non significa che ci sono stati più ammalati nel 2024 rispetto agli anni precedenti, ma che i Medici che lavorano negli ospedali e sul territorio sono ricorsi più spesso alla ossigenoterapia iperbarica.
Possiamo, quindi, manifestare soddisfazione per il lavoro effettuato negli anni precedenti per aumentare la notorietà del Centro di Bologna e la fiducia sull’efficacia della terapia iperbarica. A tal proposito, l’impulso maggiore è, certamente, derivato dal rapporto di stretta collaborazione che abbiamo sempre cercato di instaurare con i colleghi, specialisti e generalisti, che ci inviano i pazienti; in secondo luogo, ha avuto un ruolo non trascurabile anche l’impegno profuso per la divulgazione scientifica, seguendo la formazione dei Medici Specializzandi in Anestesia e Rianimazione, impegnandoci per la pubblicazione di articoli scientifici, organizzando congressi e local meeting.
Perché la soddisfazione possa essere massima, è, però, necessario che anche le cure dedicate ai nostri pazienti siano state coronate da successo e che le persone si siano sentite assistite in modo adeguato.
A tal proposito, possiamo fare riferimento alla valutazione del medico iperbarico effettuata in occasione della visita di dimissione. Questo dato ha valore descrittivo, poiché basato su molteplici e differenti parametri, soggettivi e oggettivi. Il medico iperbarico, durante la visita di dimissione, che chiude il percorso terapeutico del paziente presso il Centro Iperbarico di Bologna, valuta la sintomatologia lamentata dal paziente, ovviamente diversa in funzione della patologia da trattare (percezione uditiva per i pazienti con ipoacusia, dolore per i pazienti ortopedici e per quelli con ulcere cutanee, ecc…) la persistenza o la risoluzione di segni clinici (ematuria per i pazienti con cistite emorragica, dimensioni e aspetto di una lesione cutanea, ecc…) o radiologici (edema intra spongioso alla RM per l’osteonecrosi, callo osseo alla RX per le fratture ecc…) nonché i referti specialistici dei medici invianti o consulenti ed esprime un giudizio finale.(fig.2).
Da questa valutazione clinica si può notare come la maggior parte dei pazienti (75%) siano stati giudicati migliorati e solo il 10% siano rimasti stazionari. Il dato negativo, quello su cui ci stiamo impegnando per migliorare, è quello denominato “pazienti auto dimessi”, che raccoglie tutte le persone che non sono riuscite ad effettuare la terapia iperbarica per molteplici differenti motivi, tra cui l’intolleranza all’ambiente chiuso, la difficoltà ad eseguire la compensazione delle orecchie o l’insorgenza di patologie intercorrenti, non correlate alla problematica in cura, ma incompatibili con la trasferta quotidiana verso il centro iperbarico. In questo dato sono compresi anche quei pazienti inviati alla terapia in condizioni di patologia troppo avanzate, al punto da presentare frequenti e gravi complicanze connesse a lunghe interruzioni del percorso terapeutico, fino a invalidarne l’efficacia.
Riguardo alla soddisfazione espressa dai pazienti per l’assistenza goduta presso il centro iperbarico di Bologna, non dispongo ancora dei dati ricavati dal questionario di soddisfazione, ma, basandomi sugli attestati di stima e sulle leccornie che ci vengono tanto spesso donate, penso che i nostri assistiti ci abbiano promosso.
Non appena i dati dei questionari saranno disponibili, sarà mia cura aggiornarvi con un articolo dedicato.
Mi preme, a questo punto, esprimere un sentito ringraziamento a tutto il personale del Centro Iperbarico di Bologna, per l’impegno, la professionalità e la serenità con cui è riuscito ad affrontare un anno così impegnativo. Una nota di merito particolare e le mie congratulazioni al Dott. Luigi Santarella, amico e collega, che nel 2024 ha trovato anche il tempo di coordinare efficacemente il lavoro di redazione e pubblicazione delle Linee guida SIMSI sulla terapia dell’ipoacusia neurosensoriale improvvisa.
Ora, all’alba di un nuovo anno, penso che non sarà facile replicare i risultati raggiunti, ma noi ce la metteremo tutta e staremo a vedere …
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