Buongiorno Dott. Di Donato,
il 10 agosto scorso a seguito di una immersione ludica in apnea (2/4 m), uscendo dall’acqua mi sono accordo che non sentivo più all’orecchio sinistro, in più si è innescato un acufene di forte intensità; non mi sono accorto subito del problema, ma ripensando al tempo trascorso in acqua c’è stato un episodio di compensazione non riuscita, dopo di che riprovando ho “soffiato” più forte per risolvere.
Dopo due giorni, sono stato visitato da un otorino che a seguito di controlli audiometrici mi ha riscontrato una ipoacusia neurosensoriale -70 DB sulle frequenze alte poi a scalare su quelle più basse.
Dopo un ciclo di cortisone/vasoattivi e 20 sedute di iperbarica ho recuperato l’udito a – 20 db (solo una frequenza è rimasta a -40 db sui 500 Hz) l’acufene persiste in intensità inferiore ma sempre molto fastidioso. Ho fatto la risonanza che è risultata negativa.
Chiedo a Lei esperto in materia: un barotrauma può verificarsi anche a profondità poco significative come 2/4 m?
Nel ringraziare, porgo cordiali saluti
Mario
Risponde il Direttore Sanitario del Centro Iperbarico di Bologna, dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee – istituto di fisiologia umana Università di Chieti
Ordine Dei Medici di Bologna N° 11812
Buongiorno Mario,
purtroppo, la risposta è si. Una sordità improvvisa barotraumatica si può verificare anche in pochi metri d’acqua. non si deve dimenticare che a piccole variazioni di quota vicino alla superficie seguono grandi variazioni del volume dei gas contenuti nelle cavità anatomiche!
nella maggior parte dei casi, la dinamica dell’incidente riporta difficoltà di compensazione in fase di discesa che non impediscono la sommozzata e successivo barotrauma dell’orecchio interno in risalita con il meccanismo noto come “blocco inverso”. Di solito il malcapitato non avverte dolore, mentre è possibile che si manifesti la vertigine alternobarica. Dopo l’emersione, il senso di orecchio pieno è il sintomo che viene sempre riferito; non è infrequente che il calo di udito si manifesti nelle 24-48 ore successive.
Spero di aver risolto i tuoi dubbi in merito.
Saluti
Ferruccio Di Donato
Per approfondimenti:
VAI ALLA PAGINA SULLA CURA DELL’ IPOACUSIA IMPROVVISA
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