Gentilissimi,
sono un ragazzo di 28 anni che cinque anni fa dopo una serie di tuffi al mare ha avuto un problema all’orecchio sinistro, identificato come otite.
Due anni fa però ho avuto un episodio improvviso di acufene: dal nulla ho percepito come se questo acufene fosse “esploso” improvvisamente nel mio orecchio sinistro, da quel momento non mi ha mai abbandonato, anche se a volte credo di percepirlo di più, altre invece non lo percepisco affatto.
Certo potrebbe essere che il mio cervello si stia abituando e lo stia “eliminando” ma allora non mi è chiaro perché alcune volte lo percepisco anche senza doverci pensare.
Ho quindi eseguito delle visite onorifiche in tre ospedali nel Torinese, durante la prima in data 16/07/2014 mi è stata fatta un’otoscopia, riporto i risultati:
Otoscopia: MMTT integre, spaccate, deviazione settale sinistro-convessa.
Mi è stato prescritto un esame audio-impedenzometrico che ho effettuato il 5/08/ 2014, con risultato: Modestissimo deep recettivo sui toni acuti a sinistra con acufene.
Non essendomi accontentato del fatto che la mia patologia non avesse una spiegazione ho voluto fare una visita da un altro otorino, che mi ha rifatto il test audio-impedenzometrico e ha aggiunto il timpanogramma dopo vallava e dopo deglutizione per 30 secondi, riporto anche in questo caso la conclusione dell’esame: Timpanogramma normale con normale riflessi stapediale ipsi e controlaterale, bilateralmente.
Test impedenzometrici caratterizzati da: mancata apertura della tuba sinistra dopo manovra di valsalva. Questo medico, data la mia deviazione del setto nasale a sinistra, ha ipotizzato una difficoltà a smaltire il muco e che ciò influisca sul mio problema, per cui mi ha prescritto delle insufflazioni.
Mi liberano dal muco ma che non hanno risolto nulla; il medico è andato in pensione subito dopo e non ho potuto continuare con lui l’indagine.
Una settimana fa, ho fatto delle immersioni facili a massimo 4 metri, ho cercato di compensare e a parte un leggero fastidio e una pressione più elevata sul timpano sinistro non ho avuto problemi durante le immersioni.
La notte mi sono svegliato con l’orecchio dolorante, mi dava dolore proprio il canale uditivo.
Il mio medico di base mi ha prescritto una forte cura antibiotica perché ha visto il canale e il timpano infiammati.
Ho il solo dubbio che non si stia centrando il problema: temo che le indagini e le diagnosi fatte forse non abbiano tenuto conto di altri fattori.
Mi chiedo se a distanza di così tanto tempo si possa capire e risolvere il problema: non parlo certo dell’acufene, so che quello forse dovrò tenermelo a vita, ma almeno vorrei capire quale sia il problema reale e se esistono altri esami che posso fare; non vorrei dover rinunciare al nuoto e alle immersioni.
Vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta e vi saluto cordialmente.
Emanuele
Risponde il Direttore Sanitario del Centro Iperbarico di Bologna, dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee – istituto di fisiologia umana Università di Chieti
Ordine Dei Medici di Bologna N° 11812
Buongiorno Emanuele,
in questa tua lunga domanda descrivi una serie di episodi patologici che riguardano il tuo orecchio sinistro che non necessariamente hanno la medesima origine, anzi, è probabile che siano indipendenti l’uno dall’altro.
Da ciò che dici dell’otite di cinque anni fa non è possibile determinare se si sia trattato di un’otite media, derivata dalla mancata compensazione dopo il tuffo, o di un’otite esterna, conseguente all’irrigazione del condotto uditivo.
L’acufene insorto due anni fa come un fulmine a ciel sereno, è un problema dell’orecchio interno: sulla sua origine non possiamo dire nulla perché non riferisci elementi utili a giustificarla.
Il deep percettivo sui toni acuti a sinistra, conferma un danno della coclea che oltre a questo deficit uditivo di tipo neurosensoriale (il deep percettivo, appunto), ha determinato anche l’acufene.
Il fatto che venga percepito con differente intensità in momenti diversi è un dato comune nei pazienti affetti da acufene e dipende dalle condizioni di stanchezza e di attenzione dell’ospite, oltre che dal grado di rumorosità dell’ambiente, più che dall’intensità del suono dell’acufene stesso.
Quel che è certo è che dopo due anni l’acufene è ormai diventato cronico e sarà assai difficoltoso poterlo migliorare.
L’otite recente, insorta di notte dopo alcune immersioni in basso fondale eseguite senza particolari problemi, è certamente da inquadrare come un’otite esterna, cioè un’infezione del condotto uditivo esterno. È detta anche otite del nuotatore perché, dopo immersioni o bagni in mare, il condotto uditivo rimane umido e diventa facilmente sede di processi infettivi.
I vari accertamenti che hai fatto documentano una sostanziale normalità: la tuba sinistra non rispondeva alla manovra di Valsalva, testimoniando una maggiore difficoltà a compensare l’orecchio sinistro (forse a causa della deviazione del setto?) ma niente di più di questo.
I consigli che posso darti sono:
1. Cura quotidianamente l’igiene del naso: al mattino e alla sera, insieme all’igiene dentale, fai delle irrigazioni con soluzione fisiologica (l’acqua delle flebo, ovvero una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9%, che puoi anche produrre in casa sciogliendo 9 gr di sale da cucina in un litro di acqua del rubinetto dopo averla bollita). Ciò ti aiuterà a eliminare germi e polveri dalle fosse nasali e ridurre l’incidenza di riniti che compromettono la compensazione.
2. Cura ogni mese (non più spesso) l’igiene dei condotti uditivi, con irrigazioni auricolari utilizzando la stessa soluzione fisiologica prodotta per il naso ma in questo caso tiepida. Assicurerà la rimozione dell’eccesso di cerume senza creare danni. Assolutamente da evitare i bastoncini auricolari.
3. Dopo le immersioni, sia bagni sia docce, asciuga come puoi il condotti uditivi (magari usando la punta di un fazzoletto o il phon tenuto a distanza)
4. Periodicamente (ogni ann/anno e mezzo) fai una visita dall’otorino per una valutazione completa del naso e delle orecchie, con otoscopia, rinoscopia, esame audiometrico ed impedenzometrico (detto anche timpanogramma)
Per entrare più nel dettaglio, occorre vederti e visitarti, ma penso di aver risposto alle tue domande.
Se vuoi prenotare una visita al nostro ambulatorio di otorinolaringoiatria, chiama la nostra segreteria al numero 051 6061240
Saluti
Dott. Ferruccio Di Donato
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