Continua la nostra “passeggiata” sulla consolle che regola il funzionamento della camera iperbarica: oggi vi presentiamo i joystick. A un primo sguardo sembra si tratti di quelli che si usano per giocare ai videogiochi ma vi assicuriamo che quando sono in turno i nostri tecnici non giocano a Supermario!
Come sapete la terapia iperbarica prevede che i pazienti respirino ossigeno, attraverso delle maschere oronasali, in un ambiente pressurizzato.
La pressione perciò è la chiave di volta di tutta la terapia iperbarica.
Il tecnico che sovraintende a tutte le attività durante la terapia iperbarica ha a disposizione quattro joystick: due per la camera principale e due per la camera di equilibrio, che comandano altrettante valvole elettriche che si trovano sulle tubazioni della mandata aria medicale e scarico aria.
Ogni joystick può lavorare nel verso dell’apertura o della chiusura della valvola, di fronte a ciascuno c’è un display che indica l’apertura percentuale della valvola stessa.
Con 0% si intende che la valvola è chiusa mentre con 100% la valvola è completamente aperta.
Attraverso i due joystick si può immettere aria in pressione all’interno della camera oppure farla defluire aprendo lo scarico.
Il continuo equilibrio che il tecnico crea tra questi due parametri permette di avere:
- una compressione iniziale in cui si aumenta la pressione all’interno della camera iperbarica di circa 1 metro al minuto,
- una fase di plateau dove si mantiene la pressione di 2,5 ATA
- una fase terminale dove si decomprime la camera ad una velocità di circa 1,5 metri al minuto.
Inoltre la combinazione con una apertura simultanea della mandata e dello scarico aria durante la fase di plateau corrisponde a quella operazione che in gergo chiamiamo “lavaggio”, cioè si aumenta la mandata di aria in pressione e contemporaneamente si aumenta l’apertura dello scarico.
In questo modo si eguaglia l’aria in entrata e l’aria in uscita senza che venga variata la pressione all’interno della camera iperbarica, ma otteniamo un immediato e consistente ricambio di aria che ci permette di abbassare la temperatura e l’umidità: in questo modo i pazienti che stanno facendo la terapia si trovano in un ambiente più confortevole.
Sembra molto semplice (del resto anche per giocare a Supermario manovrate i joystick!) ma solo una lunga esperienza sul campo permette ai nostri tecnici di riuscire a gestire queste due leve in modo assolutamente perfetto permettendo di svolgere la terapia in tutta sicurezza.
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