Il nostro percorso dell’impianto antincendio è quasi giunto alla fine: innanzitutto ecco uno schema riassuntivo che spiega per bene tutto il nostro “cammino”.
Vi abbiamo parlato del serbatoio, delle tubazioni che portano l’acqua in pressione dentro la camera iperbarica e di tutti gli accorgimenti di ridondanza e tecnologici che abbiamo installato per garantirvi sempre i più alti parametri di sicurezza durante le vostre terapie in camera iperbarica.
Oggi parliamo dell’ultimo componente: lo sprinkler cioè l’ugello finale che fa effettivamente uscire l’acqua in caso di bisogno. È stato progettato appositamente per assicurare una copertura a pioggia in tutta la superficie interna alla camera iperbarica.
La sua importanza non è da sottovalutare: è uno dei componenti su cui abbiamo lavorato di più. Inizialmente erano stati montati degli sprinkler diversi, ma durante i numerosi collaudi ci siamo accorti che non erano funzionali come avremmo voluto in quanto lasciavano delle zone scoperte.
In pratica l’acqua non riusciva a raggiungere tutti i punti dell’interno della camera e naturalmente la cosa non era accettabile. Dopo averli sostituiti con un modello diverso alla prova successiva abbiamo visto che il nostro scopo era stato raggiunto.
Ora vi spieghiamo meglio come funziona: non è che se attiviamo l’impianto antincendio e nella camera vengono riversati tutti quei litri di acqua ci ritroviamo in un acquario!
All’interno della camera iperbarica, sul pavimento, c’è uno “scarico di sentina”, si tratta di un termine marinaresco ma che si addice pienamente alla nostra situazione.
Su una nave lo scarico di sentina si trova nel punto più in basso dell’imbarcazione dove tutta l’acqua reflua o le infiltrazioni vanno pericolosamente ad accumularsi. Si chiama così perché nell’antichità c’era una figura apposita che doveva presidiare questa zona della nave, la cosiddetta “sentinella” e da qui è nato il termine sentina.
Per la camera iperbarica l’apertura della valvola che controlla il tubo dello scarico si trova sul quadro dei comandi e viene azionato dai tecnici per evitare che si possa accumulare acqua.
Sperando di avervi chiarito qualcosa in più e avervi fatto incuriosire come negli altri nostri articoli, vi aspettiamo tra 15 giorni per il prossimo approfondimento tecnico!
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