Salve, la contatto per cercare di risolvere il mio problema.
Dopo una breve apnea l’1/09/2015, ho iniziato a sentire un fischio e ovattamento dall’orecchio destro. Ho fatto immediatamente una visita, individuando inizialmente un’elevata perdita dell’udito e acufene. Ho fatto una infiltrazione intratimpanica di cortisone e mi hanno prescritto delcacortene, vertisec, vessel e spray nasale e argotone.
In sei giorni ho recuperato parte dell’udito, tranne gli acuti (4000 8000) sotto i 30 decibel.
Vorrei sapere come eliminare l’acufene e come recuperare l’udito mancante, visto che tutto ciò mi sta rendendo tutto molto difficile.
Grazie per l’attenzione,
Roberto
Risponde il Direttore Sanitario del Centro Iperbarico di Bologna, dott. Ferruccio Di Donato
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna
Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle attività subacquee – istituto di fisiologia umana Università di Chieti
Ordine Dei Medici di Bologna N° 11812
Buongiorno Roberto,
mi spiace per il grave inconveniente, che da quanto mi dici, si tratta essere l’ennesimo caso di barotrauma dell’orecchio interno.
Il barotrauma dell’orecchio interno è la più grave delle conseguenza di un ritardo di compensazione dell’orecchio in immersione. La cosa curiosa è che proprio l’evento più grave nella maggior parte dei casi si manifesta a seguito di eventi lievi e apparentemente banali, come ritardi di compensazione o generiche difficoltà a scendere che vengono poi superate.
Infatti, il momento traumatico è riconducibile alla fase di risalita, quando la compensazione dovrebbe essere spontanea, avvenendo per la fisiologica compliance tubarica. Unico avviso del ritardo di compensazione in risalita, quando si manifesta, è l’insorgenza della vertigine alternobarica che viene rinvenuta nel 40-50% dei casi di ipoacusia barotraumatica.
Quando il barotrauma dell’orecchio interno comporta conseguenze gravi, come acufene persistente ed ipoacusia neurosensoriale, per la cura si procede come per le forme idiopatica di sordità improvvisa: viene somministrato cortisone e ossigenoterapia iperbarica, oltre che le terapie di supporto a base di vitaminici e vaso attivi.
Quindi, se ad oggi il problema persiste benché parzialmente migliorato e la terapia in camera iperbarica non è stata ancora tentata, potrebbe essere indicato sottoporsi a una visita per fare il punto della situazione ed eventualmente procedere a un ciclo di 10 sedute OTI.
Se vuoi venire a trovarci per la prima visita puoi fissare un appuntamento direttamente con la segreteria al numero 051.6061240.
Rimango a tua disposizione per ogni chiarimento, anche al telefono, vista l’urgenza del caso.
Auguri
Dott. Ferruccio Di Donato
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