Buongiorno,
mio marito paraplegico da 31 anni, nel 2011 è stato operato per una piaga ischiatica di IV grado ed è stato effettuato un lembo gluteo.
La piaga, allora, era profonda orizzontalmente 8 cm, ma come riferito da loro, l’osso non era stato compromesso, anche se poco ci sarebbe mancato.
Dopo 10 mesi circa dall’intervento, accanto alla vecchia piaga ormai cicatrizzata, era comparsa una piccola pustola e mi era stato detto che poteva essere un punto di sutura.
Ho applicato diversi prodotti topici e solo nel 2014 sono riuscita a chiuderla facendo stare la persona 10 giorni a letto e togliendo completamente la pressione dalla zona.
Tutto ok per 2 anni, poi si è lesionata la zona perché non è stato tolto bene un cerotto ed ora, non riesco più a chiuderla. Tutta la zona è rosa, detersa e non è gonfia.
Ha affrontato nuovamente tanti giorni a letto senza alzarsi per nulla, si chiude ma resta un piccolissimo puntino dal quale qualche volta esce un punto di pus, quando applico la crema, poi esce siero. Mi potreste aiutare?
Ho paura che si possa infettare questa piccola lesione o che ci sia un osteomielite.
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione e i consigli che riuscirete a darmi.
Un cordiale saluto,
Paola
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Risponde il Dr. Giorgios Vertsonis
Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Bologna,
Specializzazione in Idrologia medica Università di Parma
Ordine Dei Medici di Bologna N° 14047
Gentile Sig.ra Paola,
ho letto con attenzione la storia clinica di suo marito e mi complimento delle attenzioni che pone. Provo a darle qualche indicazione sul trattamento dell’eventuale osteomielite che la preoccupa.
L’osteomielite è un’infezione dell’osso e della sua relativa cavità midollare che può rimanere localizzata nell’osso o trasmettersi anche ai tessuti vicini. In genere il trattamento è chirurgico coadiuvato da terapia antibiotica.
Alla luce della fuoriuscita di pus, a mio parere è indispensabile sottoporre il caso appena possibile all’attenzione del proprio Medico di Medicina Generale. Inizialmente, il monitoraggio degli indici di flogosi, l’esame culturale del liquido menzionato (pus?) e il controllo radiologico dell’osso sottostante aiuteranno il Collega a formulare un orientamento diagnostico e impostare una eventuale terapia antibiotica mirata.
Qualora i suddetti esami dovessero confermare la presenza di un quadro osteomielite sarà l’ortopedico di riferimento ad individuare l’iter diagnostico terapeutico più indicato e il momento dell’utilizzo dell’ossigeno terapia iperbarica.
Rimango a sua disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti
Dott. Georgios Vertsonis
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